Energia, creatività e risultati nel Cooking Team Building
La metafora della brigata in cucina piace per l’energia che riesce ad attivare e per l’utilità che ne deriva tornati in azienda; per questo motivo ancora una volta ci siamo ritrovati nelle cucine del Gambero Rosso, per un Cooking Team Building particolarmente sfidante. Una finanziaria leader del mondo Automotive, con la quale avevamo già avuto modo di lavorare in precedenza, ci ha rinnovato la fiducia, affidandoci questa volta un team numeroso ed eterogeneo, a cui far sperimentare l’avventura della brigata alle prese con la realizzazione di un pranzo completo.
Proprio perché numerosi è stato necessario dividere i partecipanti in due cucine, con menù differenti composti da antipasti, primi, secondi e dolci e partite da 6-7 persone dedite ognuna alla preparazione di una di queste pietanze. E proprio perché numerosi abbiamo scelto, di concerto con gli chef, di complicare leggermente le cose, dando loro le istruzioni per le ricette “scomposte” e chiedendo di riordinarle stando attenti a non inserire procedimenti errati. Una volta portata a termine questa attività, le brigate potevano quindi entrare in cucina e iniziare a mettere in pratica quanto suggerito dagli chef.
L’obiettivo principale concordato è stato stimolare un clima positivo e costruttivo per convergere, nel contesto della metafora della brigata, verso un risultato non solo utile ma anche piacevole e significativo.
Nello specifico sono state individuate tre aree di lavoro:
– affrontare le sfide in modo proattivo
– creatività
– senso di appartenenza
L’esperienza in cucina ha amplificato quanto di positivo già esisteva all’interno dei due gruppi e ha dato loro modo di notare come un clima disteso riduca lo stress e favorisca l’efficienza e la qualità del lavoro. Pur lavorando in modi completamente diversi all’interno delle cucine, le brigate hanno portato a termine il difficile compito di preparare un buffet completo per 50 persone mantenendo costante il flusso di comunicazione e di collaborazione.
“Attraverso l’aggregazione e la conoscenza reciproca possiamo fare meglio il nostro lavoro, conoscendo pregi e difetti degli altri”
Come in ogni nostro Cooking Team Building l’esperienza è stata rivelatrice; in particolare abbiamo da subito potuto constatare quanta importanza avesse la leadership nel rispetto delle individualità, dei ruoli ma anche delle capacità di ognuno e quanto incentivante potesse essere se comunicata nel modo corretto.
“La leadership dello chef realizzata con un linguaggio sintetico e parole chiave ci ha permesso in poco tempo di realizzare qualcosa che non conoscevamo. Una leadership competente e rassicurante: lo chef ha saputo scherzare sul risultato dando fiducia alle persone e sdrammatizzando con autorevolezza. Un esempio molto significativo di leadership!”.
È emerso che la leadership è stata molto utile per spronare i partecipanti alla flessibilità e all’intercambiabilità, evidenziando come anche questo comportamento possa risultare proficuo nel contesto lavorativo, soprattutto in una visione strategica di forte orientamento al risultato.
“Pochi di noi avevano capacità di raggiungere risultato, ma il successo è nato dalla sinergia e dalla leadership dello chef e dalla capacità dei singoli individui di mettere in pratica le indicazioni; questo aspetto ha evidenziato l’importanza e la qualità nella capacità di coordinamento e suddivisione dei ruoli.”
Ultima ma non meno importante tra le dimensioni sottolineate, la gestione del tempo, indicata da molti di loro come un’area di miglioramento.
“Nel mondo della ristorazione dal momento che tutti i piatti devono uscire all’unisono e in modo coerente, risulta evidente il rispetto dei tempi, mentre nel nostro lavoro questo aspetto è più difficile da percepire. In questo tipo di lavoro ti rendi conto ancora di più di quanto sia importante rispettare i tempi per il cliente: i gruppi hanno lavorato talmente bene e sono stati coordinati talmente bene da sincronizzare i tempi.”
Tutti questi aspetti sono emersi da un lungo debrief sull’esperienza, portato avanti tramite le nostre consuete tecniche del Coaching Creativo, preceduto da una riflessione individuale prima, e da una condivisione all’interno del gruppo poi, con l’aiuto di un pannello canvas in cui veniva richiesto ai partecipanti di sintetizzare risultati e comportamenti e poi realizzare una rappresentazione simbolica dell’esperienza stessa per favorirne l’ancoraggio. Altra integrazione rispetto ai precedenti Cooking Team Building, per rendere ancora più completa l’attività, la richiesta di ideare anche un cocktail che rappresentasse l’azienda. La Matrice Morfologica è stata di aiuto ai partecipanti per combinare gli ingredienti del cocktail in modo creativo per esprimere valori e qualità aziendali. I due gruppi di lavori pur senza comunicare tra loro hanno realizzato un cocktail molto simile: stesso colore e gradazione alcolica, a testimonianza del forte allineamento interno.
“Siamo parte di una squadra con un obiettivo che si integra con l’azienda”.