C’era una volta…e ci sarà ancora
“C’era una volta”, il sig. Peppino o la Sig.ra Maria, quelli ai quali con deferenza chiedevi un pacco di biscotti od una radio a transistor, indicando un punto alle loro spalle; perché tutto era dietro le loro spalle, al di là di un altissimo ed insormontabile bancone/barriera.
Ma, ciò che è inaccessibile finisce per durare poco. Ecco che arriva allora un’evoluzione (di stampo “razionalistico”) a rompere letteralmente quella barriera, e lasciare che i prodotti si conquistino uno spazio da soli.
Menti al lavoro, anche creative, inventano allora un mondo più attraente, più colorato, più ispirato. I prodotti “chiamano”, “comunicano”, tentano di raccontarsi.
E il signor Peppino? Dov’è finito? Quando si racconta una storia, mica si può far sparire un personaggio così, senza motivo.
Invece, molte di quelle menti creative, nella foga di raccontare la storia di un prodotto anche attraverso la sua scatola, si sono dimenticati di qualcuno.
Recuperiamoli noi, Peppino e Maria; perché questa è la parte della storia nella quale si parla di un’altra evoluzione, questa invece di stampo “illuministico”.
Se il prodotto può raccontare una storia, suggerire bisogni da soddisfare, allora bisogna che qualcuno la racconti questa storia. Perché su, diciamocelo, una scatola è pur sempre una scatola: non può certo essere EMPATICA.
Tralasciamo ciò che attiene ad una maggiore consapevolezza ecologica, ad una semplicità che comunichi sostenibilità, elementi che condurranno certamente ad un processo inverso nel ruolo del packaging. Non che sia meno importante, ma è un’altra storia.
Concentriamoci invece sul fatto che è proprio a questo punto del racconto che i nostri due personaggi iniziano finalmente a ritornare, tra i prodotti ed i Clienti, ma stavolta con un compito diverso:
DOMANDARE, ASCOLTARE, RAGIONARE, PROPORRE, RISOLVERE. SORRIDERE. VENDERE!
Ora, visto che spesso la storia si ripete, a volte senza imparare molto da sé stessa, nel nostro caso accade che presunti “futurologi” ci annunciano che “ora tra te ed il tuo acquisto c’è solo un e-commerce store”.
Qualcuno piroetta, “abbiamo eliminato le barriere!, non v’è più nessuno, ma proprio nessuno, tra te ed il tuo agognato acquisto…” Insomma, non sembrerebbe, ma è un’altra barriera.
Invece no. Perché avete di nuovo dimenticato il Sig. Peppino e la Sig.ra Maria, diamine!
Vedete, io credo che le storie aiutino a comprendere un percorso, a dare organicità ai processi, a svelare significati all’interno di sistemi complessi.
E il Retail è un sistema complesso, al centro di una delle evoluzioni più interessanti degli ultimi anni.
Ma qualcosa che evolve, e nell’evolversi comprende, invece di escludere.
Questo è il senso dell’evoluzione che chiamiamo “Omnicanalità”.
Nessun “mostro” elettronico che mangerà i negozi tradizionali in una moderna e triste versione di PacMan. Nessun “compreremo tutti on-line seduti su un divano”.
Piuttosto, una nuova capacità di ascoltare le esigenze di Clienti che cambiano, che utilizzano nuovi strumenti, linguaggi, e che in nuove forme e nuovi momenti, cercano le stesse cose: soddisfazione di bisogni, espressi o inespressi che siano. Clienti che cercano qualcosa che li emozioni. Che gli faciliti la vita. Che li soddisfi. A portata di mano, più o meno sempre, più o meno ovunque.
E[verywhere]-Commerce; la E non può certo stare per “Electronic” chè sarebbe davvero riduttivo.
Noi siamo convinti che in questa E-voluzione tornino protagonisti, insieme al Cliente, anche Peppino e Maria.
Per vendere meglio, di più, con maggior valore aggiunto, in un circolo virtuoso che soddisfi tutti i portatori di interesse.
Droghieri, Commessi, Specialisti, Sales Assistant: chiamateli come volete, insieme ai Clienti, sono loro i principali protagonisti di questa storia.
Loro, che hanno una funzione sociale preziosa, da non dimenticare, da valorizzare.
Spiegare, accompagnare, consigliare, in special modo in settori più complessi come il Consumer Electronics, e ancor più nei mercati che soddisfano bisogni d’acquisto primari e fondamentali: la conservazione del cibo, il lavaggio, la cottura dei cibi.
E’ fondamentale perciò che le persone che nel Retail lavorano possano essere aiutate a capire ed a parlare nuovi linguaggi, a giocare nuove modalità di relazione, trovando nuovi stimoli.
Questo è il punto nella storia in cui KAIRÒS SOLUTIONS entra in gioco per realizzare percorsi nuovi, creativi e vincenti, che riportino al centro le persone e la relazione, per ottenere risultati di valore e distinguersi.
Percorsi creativi per allenare costantemente Peppino e Maria ad ascoltare i Clienti, a narrare le proprie storie e quelle dei prodotti.
Ad allenarsi per risolvere rapidamente problemi semplici e complessi, nella quotidianità complessa del commercio, a prendere decisioni diventando sempre più coinvolgenti e decisivi nel finalizzare vendite di valore. Ad acquisire in modo veloce e creativo abilità complesse necessarie agli scenari attuali.
“Ci hanno detto che avremmo viaggiato in auto sempre più grandi e veloci, invece abbiamo auto compatte e costruite per consumare poco o nulla”
“Ci hanno detto che avremmo dormito in alberghi sempre più grandi, invece esplodono Scambio e B&B”
“Ci hanno detto che avremmo comprato solo davanti ad uno schermo, ma invece possiamo comprare ovunque. Anche in un negozio!”
di Fabrizio Cappuccini
Articolo pubblicato sul N.4 (settembre-ottobre 2016) della rivista digitale Bianco&Bruno www.biancoebruno.it