Esplorare i Capitali di Risorse, per aumentare engagement e performance
Oggi abbiamo concluso la quinta edizione del percorso Marketing di se stessi e della propria funzione, presso una delle principali aziende italiane.
È stata un’edizione particolarmente interessante perché i partecipanti erano persone con la responsabilità di coordinare colleghi e quindi con una chiara idee su cosa voglia dire gestire e motivare le persone.
Un’altra caratteristica che accomunava i partecipanti era quella di aver da poco cambiato funzione e quindi di voler sviluppare delle strategie utili a promuovere sia sé stessi nel team, sia la propria funzione nel resto dell’azienda.
Corsi di questo tipo partono da due concetti chiave:
Il primo caro ai nostri “padri”: Conosci Te Stesso.
Il secondo tratto da un proverbio indiano che recita “Pianta un albero prima di aver bisogno dell’ombra” e cioè sviluppa un metodo per promuovere te stesso, con creatività, prima che diventi urgente farlo.
Conosci te stesso, è uno scopo nella vita che non prevede una fine, in quanto come persone e professionisti cambiamo costantemente perché cambia tutto intorno a noi: colleghi, capi, norme, processi, clienti, competitor, prodotti. Sviluppare un metodo per conoscere se stessi è utile per prepararsi al cambiamento, per navigare l’incertezza dalla quale tutti siamo contornati.
Il nostro metodo si basa sull’individuazione dei punti di forza delle persone, dei loro Capitali di Risorse: valori, competenze, emozioni. Quegli elementi, quindi, che costituiscono i mattoni delle strategie di successo.
Uno dei momenti più intensi di queste giornate è quando facciamo sperimentare il memory storming, un brainstorming nella memoria delle persone che li accompagna a ricordare le cose che hanno realizzato, gli obiettivi raggiunti con gusto e piacere.
Costruire una autobiografia dei successi permette alle persone di riattivare le risorse chiave che li hanno portati a vivere esperienze dense di significato e di valore.
Questa fase permette di trovare i mattoni del successo delle persone, quelle risorse che costituiscono la qualità distintiva, l’attitudine principale, quella che chiamiamo il Principio attivo. Giunti a questo punto, attiviamo la “centrifuga” del processo creativo e ci facciamo passare il Principio attivo dei partecipanti (la loro attitudine distintiva, la loro qualità chiave), per trovare idee utili ad arricchirlo e renderlo più efficace.
Il Principio attivo costituisce, però, soltanto una potenzialità nelle persone; esso si attiva quando entra in contatto con un bisogno dell’altro, con qualcosa di utile per lui. Occorre trasformare il Principio attivo in un valore offerto per gli altri: questo passaggio permette di focalizzare i propri obiettivi di crescita e sviluppo.
Dopo il “conosci te stesso”, ognuno dei partecipanti ha lavorato sul marketing della propria funzione, applicando lo stesso metodo e trovando delle idee utili a promuovere il proprio team con nuove idee e motivazioni.
Una giornata densa di feedback che ha permesso a tutti noi, me compreso, di uscire con entusiasmo e idee nuove da applicare.