26 Feb

COME COSTRUIRE UN TEAM TRASFORMATIVO

Immagina un team stellare che sta facendo progressi con una nuova iniziativa che potrebbe svoltare il futuro dell’organizzazione. Gli spiriti sono ottimisti e la squadra si sta muovendo con successo attraverso scenari nuovi e molto promettenti.

Ad un certo punto, i risultati iniziano a richiedere più tempo del previsto per essere raggiunti e, a causa del troppo tempo trascorso al di fuori delle proprie zone di comfort, i membri del team, seppur di alto livello, sembrano dimenarsi con fatica in un contesto così incerto.

Le prospettive del team iniziano a cambiare e serpeggia il timore che il gruppo non resisterà alla tempesta di incertezza necessaria per realizzare questa nuova opportunità organizzativa.

Come può una squadra così capace fallire?

I team capaci di sostenere la trasformazione sono composti da persone che, oltre ad essere ad alte prestazioni, possiedono anche un equilibrio unico di competenze e mentalità che consente loro di mantenere concentrazione, agilità e ottimismo di fronte all’incertezza per periodi di tempo prolungati.

Come fanno notare Nathan Furr, Kyle Nel, Thomas Zoëga Ramsøy in un articolo pubblicato su Harvard Business Review, esistono alcune capacità che un leader può ricercare e coltivare durante la costruzione di un team trasformativo:

La capacità negativa

Il termine “capacità negativa” fu coniato dal poeta John Keats che lo utilizzava per descrivere scrittori, come Shakespeare, che erano in grado di lavorare nell’incertezza e nel dubbio, traendone ispirazione e vantaggio.

Nel contesto moderno, la capacità negativa si traduce nella capacità di sentirsi a proprio agio con l’incertezza, senza costringersi a trarre conclusioni ovvie, ma non ottimali. Mentre molte persone non sopportano la confusione che scaturisce dall’incertezza, coloro che dimostrano capacità negative sono fortemente propensi ad esplorare nuovi scenari che, spesso, conducono alla scoperta di sorprendenti opportunità. Le persone portatrici di capacità negative riescono a mantenere elevati i livelli di concentrazione e curiosità anche quando l’obiettivo finale appare lontano.

I piloti del caos

Nel 1991, il politico e assistente sociale danese Uffe Elbæk aprì un’insolita business school chiamata Kaospilot, la cui visione si ispirava ad un progetto, intrapreso anni prima, dallo stesso Elbæk, con alcuni studenti nei quali aveva osservato interessanti competenze per gestire e risolvere delle problematiche. Da qui l’idea di condividere queste competenze con leader di aziende in situazioni di trasformazione e complessità.

I piloti del caos sono persone che possono guidare creativamente un progetto nei meandri dell’incertezza. Oltre a dimostrare capacità negative, sono anche in grado di creare una struttura nel caos ed organizzare un piano di azione che consente al team di procedere verso il raggiungimento di un obiettivo.

Sono persone allenate a lavorare in modo trasversale tra una molteplicità discipline e sono capaci di combinare e integrare conoscenze, abilità e competenze anche molto diverse tra loro: il loro interesse principale è creare cambiamenti significativi, più che scalare la classifica aziendale.

PENSIERO DIVERGENTE, AZIONE CONVERGENTE E COMUNICAZIONE INFLUENTE

Infine, analizziamo tre tratti neuropsicologici indispensabili per costituire un team trasformativo:

1)     Il pensiero divergente: la capacità di creare collegamenti tra informazioni, idee e concetti che solitamente sono tenuti distanti. Le persone con questa abilità possono abbinare concetti diversi in modo originale e significativo, aprendo lo sguardo ad opportunità che altri trascurerebbero.

2)    L’azione convergente: la capacità di mettere in pratica le nuove intuizioni (derivanti dal pensiero divergente) per creare qualcosa di tangibile. Spesso sono proprio coloro dotati di capacità di azione convergente che traducono le grandi idee in azioni concrete.

3)    La comunicazione influente: è l’anello di congiunzione tra il pensiero divergente e l’azione convergente. Questa è la caratteristica delle persone che, comunicando efficacemente le idee, ispirano leader e decisori a credere nelle idee innovative proposte e a sostenere le azioni finalizzate a metterle in pratica.

In un’organizzazione in cui ogni progetto rappresenta un momento di trasformazione, autocorrezione e apprendimento, un team trasformativo diventa una calamita che attrae opportunità innovative e respinge la resistenza al cambiamento.

Reference: fonte.

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