“Food for inclusion”, a Pollenzo un progetto per fornire competenze e strumenti lavorativi ai rifugiati
Riceviamo e pubblichiamo direttamente dalla newsletter dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
È partito il 9 Marzo scorso all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo il progetto pilota “Food for inclusion”, realizzato con il sostegno dell’UNHCR e volto a fornire competenze e strumenti di empowerment lavorativo in ambito gastronomico a rifugiati e operatori/formatori che si occupano dell’accoglienza.
Il progetto, coordinato da Maria Giovanna Onorati, docente di Sociologia all’UNISG, e realizzato con il supporto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha durata annuale (gennaio- dicembre 2018) e mira a favorire l’empowerment lavorativo di rifugiati e richiedenti asilo, offrendo loro una formazione qualificata nel campo della gastronomia.
Il programma si è aperto il 12 marzo all’UNISG con una formazione destinata ad operatori e formatori operanti all’interno di una rete di associazioni e cooperative variamente distribuite sul territorio italiano, che lavorano stabilmente con i rifugiati e con gli SPRAR, i cui progetti educativi prevedono anche l’utilizzo della gastronomia per favorire lo sviluppo di competenze e la valorizzazione dei talenti dei rifugiati.
Le organizzazioni beneficiarie di questo primo segmento sono state:
DALLA VALLE D’AOSTA: Trait d’Union s.c.s.; La Sorgente Cooperativa Sociale.
DAL PIEMONTE: Crescereinsieme (SPRAR provincia di Alessandria); Cooperativa Maramao di Canelli (AT); Cambalache (SPRAR comune di Alessandria); Cooperativa Momo (SPRAR comune di Cuneo); Diaconia Valdese (SPRAR comune di Torre Pellice, Torino).
DAL LAZIO: Progetto Gustamundo, Roma.
DALLA PUGLIA: Associazione Culturale Origens con progetto Ethnic Cook, Bari.
La formazione si svolge nel FOODLAB, la cucina professionale dell’Ateneo pollentino attrezzata come spazio di co-working.
Partecipano al progetto anche altri partner importanti come Eataly, Slow Food, la Bottega Local, il Migranti Film Festival, l’Ascom di Bra, Kairos Solutions.
L’attività didattica ha previsto seminari tematici su igiene, sicurezza sul lavoro e buone norme di manipolazione, storia dell’alimentazione e delle migrazioni, nutrizione e dietetica, alternati ad attività laboratoriali su menù, ricette, cucina meticcia, sostenibilità in cucina, lavoro di gruppo e per obiettivi teso allo sviluppo delle competenze relazionali, oltre ad un focus sul sostegno alla carriera e sull’attività di tirocinio nel settore.
Ad aprile e maggio seguiranno i corsi dedicati specificamente ai rifugiati e richiedenti asilo, improntati alle tecniche di cucina, alle cucine meticce, alle tradizioni gastronomiche dal mondo.