Trigger Method, una tecnica per il pensiero creativo
Trigger è un termine inglese traducibile in italiano con “grilletto, innesco” e nel contesto di un processo creativo rappresenta l’elemento che ispira e dà il via al meccanismo di produzione di idee rappresentando in modo efficace il principio del brainstorming in generale, di cui è una particolare variante.
Si basa sul principio che un’idea costituisce l’innesco per le altre, quasi automaticamente e a prescindere da ogni possibile ordine gerarchico tra le soluzioni individuate.
Trigger è una tecnica per rafforzare ed arricchire il pensiero creativo, per trovare un’idea in un gruppo di lavoro, per svolgere il brainstorming con una modalità differente.
Questa tecnica è una variante alternativa del Rawlinson Brainstorming, in quanto è destinata alle stesse tipologie di gruppo e cioè senza particolari competenze comunicative o conoscenze sull’argomento affrontato. E’ importante ricordare, infatti, che per realizzare un brainstorming nella forma classica che sia efficace e produttivo, le persone impegnate dovranno avere un profondo rispetto per le idee altrui, avere capacità di ascolto, di attendere il proprio turno, di far proprie le intuizioni degli altri e magari migliorarle.
Quando non si è certi che il gruppo rispetterà i tempi e i modi di espressione di tutti i suoi membri, si possono realizzare delle variazioni, come quelle che presenta la “Trigger session”. In questo caso, infatti, i turni tra i partecipanti sono stabiliti e si ha un tempo limitato per produrre ed esprimere le proprie idee. Questo procedimento crea senza dubbio maggior ordine nel processo creativo, diminuendo la possibile influenza negativa di alcuni degli elementi del gruppo oppure facilitando la gestione del gruppo per chi non avesse ancora un’ampia esperienza.
Questa tecnica mira a lasciare molto libera la riflessione, senza valutare o misurare l’efficacia di un’idea o la sua rilevanza rispetto al problema. Una volta definita la questione, infatti, e mantenendo questa come centro della discussione, ogni idea può apportare dei miglioramenti anche se inizialmente può sembrare scollegata dal problema: l’importante è la prospettiva con cui si vede la questione da affrontare e mantenerla sempre orientata al problema.
Obiettivi
- Lasciare libera l’immaginazione, pur mantenendo la concentrazione sul problema;
- sospendere il giudizio sulle idee e lasciare al caso la scelta di ogni “trigger”;
- dare ordine ed un’organizzazione precisa al processo creativo;
- facilitare il processo creativo scrivendo le nostre idee e le ispirazioni che ci forniscono gli altri;
- lasciare ad ognuno il tempo per esprimere le proprie idee.
I passi da seguire
- Definire accuratamente il problema ed elencare gli elementi di cui si compone;
- Realizzare una sessione di brainstoming classico per individuare una serie di idee attorno al problema, nel maggior numero possibile;
- Ogni partecipante scrive le sue idee sinteticamente elencandole in due minuti di tempo;
- Scegliere casualmente alcune idee (5-10), scriverle su un foglio e metterlo di fronte ai partecipanti;
- Ognuno legge la lista delle proprie idee e contemporaneamente elabora una seconda lista con le idee ispirate dagli altri;
- Quando l’ultimo arriva a leggere le proprie idee, esporrà anche la seconda lista e così faranno gli altri in ordine inverso; per esempio, se i partecipanti saranno 6 l’ordine sarà: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 5, 4, 3, 2, 1, 2, 3, 4, 5, 6…);
- Lasciare che queste idee ispirino nuove soluzioni, senza preoccuparsi del loro grado di attinenza al problema.
- Infine, tutte le idee esposte vengono unite in un’unica lista.