Moneygram ospita il Coaching Creativo. Resoconto dell’evento
Coltivare la Leadership con il Coaching Creativo, è stato il titolo dell’evento che Moneygram Italia ha ospitato, in partnership con il Centro di Formazione Manageriale per il Terziario (CFMT).
L’incontro è stato moderato da Marcella Mallen (Presidente di Manager Italia Roma e past President del CFMT) ed ha visto confrontarsi manager, imprenditori ed esperti di formazione sul tema delle competenze della leadership come elemento di sviluppo del business e di incremento delle performance aziendali.
Nel corso dell’evento è stato presentato il progetto formativo che Kairos Solutions ha realizzato in Moneygram integrando momenti di team coaching, coaching individuale e assesssment sulle competenze della leadership. La finalità dell’intervento è stata l’elaborazione di uno stile di leadership condiviso tra i manager e la pianificazione di una serie di comportamenti organizzativi coerenti con le linee strategiche aziendali e con gli obiettivi personali dei partecipanti.
Massimo Canovi (Vice President di Moneygram per il sud Europa) ha dato il suo benvenuto ai presenti, presentando l’azienda e gli obiettivi di crescita, nonostante la contrazione generale del mercato.
Canovi ha quindi illustrato i tratti salienti della propria carriera e tracciato un suo stile di leadership, raccontando come i suoi “capi” siano stati capaci di coinvolgerlo e motivarlo in passato, un cocktail costituito da entusiasmo, tenacia, orientamento ai risultati, focalizzazione sugli obiettivi e dalla capacità di contorniarsi di professionisti eccellenti da guidare, ma dai quali apprendere.
Infine, ha infine delineato il contesto nel quale il progetto di Coaching Creativo è stato costruito, in un’azienda che negli ultimi anni, in seguito ad un’acquisizione, si è trasformata da padronale a filiale di una multinazionale, e che è rapidamente cresciuta numericamente nell’organico, con l’esigenza primaria di rendere coerente tale sviluppo quantitativo con quello qualitativo del management.
Come ha sottolineato Canovi, uno dei primi ostacoli di un progetto di questo tipo, che ha integrato diversi momenti formativi, dall’aula al coaching individuale, passando per un assessment 360°, è stato quello di dedicare tempo alle attività previste, sottraendolo al lavoro quotidiano, oltre che portare fisicamente in aula persone molto impegnate e spesso in viaggio. L’iniziale, fisiologica, diffidenza che accompagna percorsi manageriali di questo tipo, si è velocemente trasformata in curiosità, sospinta dall’attivazione di nuove modalità di lavoro in aula, creative e coinvolgenti, che hanno permesso ai partecipanti di ottenere i primi risultati pratici che hanno elevato il livello di motivazione e di collaborazione verso il percorso.
Canovi ha infine sottolineato la potenza dello strumento del coaching nel rendere i manager più coesi e “trasparenti”, autentici tra loro, e con una maggiore consapevolezza dei propri punti di forza; il progetto infatti si basava sull’identificazione delle competenze distintive ed eccellenti dei manger, per costruire lo stile di leadership Moneygram, su pilastri solidi e condivisi.
La sessione è continuata con la presentazione del partner di Kairos Solutions, il CFMT, da parte del suo direttore Giuseppe Landro, che ha contribuito attivamente al buon esito del progetto grazie alla raccolta dei fabbisogni formativi e alla definizione delle linee guida del progetto. Landro ha confermato l’importanza di un lavoro sulle competenze eccellenti come motore per la crescita professionale dei manager, orientandoli al futuro del mercato del lavoro.
Marcella Mallen, prima di dare la parole al direttore HR di Moneygram per il sud Europa, Paolo Baggioni, ha messo in luce come nella sua esperienza, la gioia relazionale sia un elemento fondamentale per l’epowerment delle persone e di conseguenza per le performance e i risultati aziendali.
Paolo Baggioni ha delineato il quadro delle esigenze formative attorno alle quali è stato progettato l’intervento di Coaching Creativo, in primis quella della crescita delle competenze manageriali e di leadership.
Inoltre, Baggioni ha sottolineato come, all’interno di un’organizzazione complessa e matriciale, risultino di fondamentale importanza sia lo sviluppo della capacità di fare networking all’interno dell’organizzazione, sia il perfezionamento della cultura aziendale corporate, per rendere coerenti tra loro le linee strategiche aziendali con i risultati operativi locali.
Baggioni, infine, ha sottolineato la “pragmaticità” dell’intervento di Coaching Creativo sulla leadership, il quale, evitando di rincorrere modelli teorici astratti, ha puntato su “un percorso che lavorando sulle competenze forti, ha prodotto risultati concreti sul management, trasformando un buon leader in un leader eccellente”.
Massimo Del Monte, responsabile del Progetto Moneygram per Kairos Solutions, ha delineato le fasi del processo di intervento, partire da una mappatura originale delle competenze; queste ultime infatti sono state individuate sulla base di tre caratteristiche:
1. efficaci e misurabile attraverso uno strumento di assessment come il C-Power
2. gratificanti e preferite dai partecipanti
3. funzionali al business e strategiche per gli obiettivi aziendali
Attraverso le tecniche del Coaching Creativo sono state individuate le 5 competenze eccellenti del team con tali caratteristiche e sul loro processo di sviluppo sono state importate le successive sessioni di coaching individuale.
Del Monte si è quindi soffermato sulle fasi del processo, a partire dal Process design, basato sulle specifiche esigenze formative del team, e dall’assessment C-Power per individuare le 3 competenze eccellenti di ogni partecipante e il suo stile di leadership.
L’intervento è stato integrato da 3 sessioni di team coaching e da 5 sessioni di coaching individuale, prima del follow up conclusivo.
Ognuno dei Team coaching si è basato sule 5 fasi di lavoro del Coaching Creativo, che esperti e neuroscienziati identificano come i momenti attorno ai quali la nostra mente elabora un’idea o una soluzione; per ognuna di queste fasi, Del Monte ha spiegato come l’intervento abbia allenato i partecipanti ad utilizzare entrambe le modalità di pensiero, convergente e divergente, al fine di stimolare un pensiero creativo e condiviso per esaltare i punti di forza dei partecipanti. Si è poi soffermato su alcune delle fasi del processo, a partire dall’elaborazione di una mappatura delle competenze esercitate da ognuno dei partecipanti e di quelle coerenti con gli obiettivi di business, fino all’individuazione delle competenze condivise, per elaborare uno stile di leadership comune e funzionale tra i partecipanti.
Un’altra fase interessante del lavoro descritto da Del Monte è stato lo “stress test” e cioè l’individuazione di alcuni scenari possibili e critici ai quali i partecipanti hanno applicato competenze e comportamenti organizzativi per definire delle strategie comuni di risoluzione.
Del Monte ha quindi ripercorso i diversi output prodotti in aula, da quelli simbolici e metaforici a quelli più operativi, legati all’individuazione di concreti comportamenti organizzativi.
Marcella Mallen ha sintetizzato l’intervento di Del Monte cogliendo il richiamo intenso del ritorno alla soggettività, al ruolo centrale delle persone, realizzato in modo concreto e non come mera enunciazione, in quanto basato sulle competenze, i talenti e le qualità personali.
Alessandro Rasetta, coach di Kairos Solutions, ha quindi introdotto la parte dell’evento relativa al coaching individuale, che ha avuto come ospiti irene Iacca e Marco Prinetti. Rasetta ha sottolineato come nonostante l’obiettivo di definire uno stile di leadership comune, gli interventi siano stati pienamente personalizzati per supportare ogni partecipante nel potenziamento delle proprie eccellenze, lavorando sulle competenze forti e differenzianti.
Irene Iacca (Servicing Manager) ha raccontato di come sia stata motivata nel lavorare sui sui aspetti di successo, individuando in questa caratteristica uno degli elementi distintivi del percorso. Un altro elementi di interesse per lei è stato quello dell’utilizzo del processo creativo, integrato con l’analisi dei risultati delle attività formative, che ha
permesso di individuare le potenzialità delle persone e del team, nell’ottica della realizzazione di un obiettivo comune. Questo elemento di integrazione e di conoscenza delle reciproche qualità si è tradotto in un vero e proprio team building che ha completato il percorso, rafforzando il gruppo.
Marco Prinetti (Trade Development Director), riprendendo i valori fondanti di Moneygram e cioè il Teamwork e la passione, ha spiegato come entrambi siano stati parte integrante del percorso di Coaching Creativo; poggiando su tali basi è stato possibile avvicinare le persone e “scardinare i silos” tipici di un’organizzazione a matrice, all’interno dei quali le persone tendono a non parlarsi molto e a trovare le priorità soltanto all’interno del proprio gruppo di lavoro.
Marcella Mallen ha quindi dato avvio alla tavola rotonda con due ospiti che hanno portato due punti di vista di qualità e differenti visti i loro ruoli in azienda, quello di una manager, Francesca Stanzani (Training & Performance specialist H3G), e di un imprenditore, Lelio Borgherese (Presidente di Network Contact).
Francesca Stanzani ha raccontato la sua esperienza in H3G, che ha vissuto fin dalle fasi di start up, e la sua passione per la formazione e il coaching, essendo lei stessa esperta di queste discipline. In H3G è stata costruita negli anni una cultura del talento, capace di alimentare la fiducia nelle persone, per valorizzarle e di costruire manager e dirigenti.Ha poi identificato le due polarità della leadership, nel difficile equilibrio tra competenze tecniche e gestionali, tra manager come conoscitori del business e come guide per le persone. Nella consapevolezza che la qualità della vita non può essere separata dalla qualità del lavoro, Francesca Stanzani, ha evidenziato l’importanza dell’impegno di lavorare sulle diverse dimensioni della persona in azienda, per favorire l’integrazione di questi aspetti e l’allineamento dei valori.
Lelio Borgherese ha descritto la crescita della propria azienda, passata da 40 a 2200 risorse e da un giro di affari di 400mila euro ai 40milioni di quest’anno, comportando notevoli impegni sia verso il business, sia verso la crescita delle persone. Queste, infatti, costituiscono per Network Contact quasi l’80% dei costi complessivi dell’azienda, comprendendo attività di welfare aziendale, come un asilo nido per i dipendenti, e di formazione, a dimostrazione del valore riposto da Network Contact nelle persone e dell’importanza di sostenerne lo sviluppo, anche attivando un clima piacevole, poco gerarchico e basato sulla condivisione.
Terminando questo resoconto dell’evento, cogliamo l’occasione per ringraziare i partecipanti, relatori ed ospiti, per aver dato vita e significato a questo evento; è scaricabile il Case History sul progetto con le tecniche e gli strumenti utilizzati. Nei prossimi giorni sarà possibile visionare i filmato dell’evento e delle interviste sul nostro canale youtube, per continuare a valorizzare gli interventi e rilanciare il dibattito.