Kairos Solutions socio sostenitore dell’Associazione Amici dell’Università di Pollenzo
Vi abbiamo già raccontato nelle scorse edizioni della newsletter di un Team Building appassionante svolto all’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (UNISG), per gli allievi del Corso Superiore di sala, bar e somellierie di ALMA scuola internazionale di cucina. L’UNISG, nata e promossa nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food Italia, è un’università non statale sostenuta da molte aziende del settore agroalimentare.
La finalità era quella di aiutare gli allievi a costruire un senso di appartenenza e di collaborazione attraverso delle attività creative e di coaching.
Oggi celebriamo la nostra adesione all’Associazione Amici dell’Università perché ci siamo trovati pienamente coinvolti nel clima e nei valori che si respirano nell’Università e nell’entusiasmo che abbiamo ricevuto dalle persone che ci lavorano. I giorni del Team Building ci hanno permesso di percepire la storia di questo luogo e di far nascere in noi la voglia di contribuire alla sua crescita come soci sostenitori; realizzeremo, infatti, per loro una serie di attività di consulenza organizzativa e formazione che porteremo avanti negli anni come segno di una partnership reale.
Vogliamo condividere anche con i lettori alcuni principi cardine di questa Università, riportando alcuni estratti del Manifesto di Pollenzo, che troviamo illuminante per la valorizzazione di uno dei settori chiave del nostro Paese:
“Cominceremo ora a trattare l’opera più grandiosa della natura: esporremo all’uomo i suoi cibi, e lo costringeremo ad ammettere che gli è sconosciuto ciò che lo fa vivere” (Plinio, XX, 1).
La gastronomia è emersa solo da pochi decenni quale discorso fondante della cultura e della società; oggi le scienze gastronomiche partecipano e promuovono un modello di conoscenza complesso, sistemico e inclusivo. Esso non si struttura secondo il paradigma dualistico di rigide categorie oppositive – come corpo/anima, sensibile/intellegibile, prassi/teoria – ma secondo quello della relazione e della coevoluzione, dell’implicazione e della pariteticità. La gastronomia è necessità nutritiva e, al tempo stesso, desiderio e piacere; essa studia e comprende al tempo stesso le abilità tecniche, i savoir faire, la fantasia e l’immaginazione creativa. Nelle scienze gastronomiche la conoscenza è al contempo scienza e cultura.
Nella visione dell’Università di Pollenzo le scienze gastronomiche pongono di diritto e di fatto sullo stesso piano teoria e prassi, contemplazione ed osservazione, libri e mani, testa e corpo, scrittura e oralità, gesto e parola. L’interazione avviene tanto sul piano delle scienze naturali che umane, secondo un modello olistico e critico nel quale l’insieme delle relazioni inerenti lo studio del cibo definisce un terreno eccedente la somma delle singole discipline, con il fine di produrre nuovi linguaggi, interdisciplinari e trasversali, rigorosi ma duttili, adatti raccogliere le sfide epistemologiche, etiche, sociali e politiche del nostro tempo. Occorre fornire risposte adeguate alle urgenze che caratterizzano il nostro presente per preparare un futuro migliore per tutti gli abitanti del pianeta.
Le ingiustizie sociali ed economiche, la crisi ecologica, la scarsità delle risorse naturali disponibili: questi dati, che costituiscono da tempo l’asse portante delle urgenze del nostro presente, chiamano profondamente in causa anche la questione del cibo. Molte autorevoli voci, da più parti, sempre più richiamano perciò la necessità di una ”ecologia integrale”, che rimetta al centro della vita sulla terra la felicità e la giustizia tra i popoli. Le scienze gastronomiche contribuiscono a fornire risposte e soluzioni per la costituzione di un modello ecologico globale basato sulla valorizzazione delle differenze e della biodiversità.
Le scienze gastronomiche propongono una concezione epistemica, etica, economica e politica in cui il cibo non è visto come oggetto di puro dominio da parte dell’essere umano. Esse si adoperano per la conservazione del patrimonio culturale, connesso più in generale alla salvaguardia del Pianeta, alla libertà di accesso al cibo e alla conoscenza ad esso correlata. In questo contesto, la libertà individuale e la responsabilità per la vita degli altri viventi sono necessariamente intrecciate, perché senza la seconda anche la prima è minacciata.
Studiare le scienze gastronomiche significa elaborare e praticare una nuova forma di vita, che coniuga le diversità e le specificità culturali con il bisogno e il desiderio universali di cibo buono, sano e giusto per tutti. Perché il cibo riguarda tutti ed è di tutti.
Il gastronomo studia per comprendere i processi del cibo, dalla produzione al consumo, dalle tecniche e dalle tecnologie ai simboli e alle narrazioni, ugualmente interessato a ciò che nutre tanto il corpo quanto l’animo umano.
Il gastronomo assaggia, cioè sperimenta ed esplora, navigando nel mare aperto dell’esperienza e della storia, adoperando il cibo come vettore di consapevolezza civile e responsabilità etica. Insieme allo studio teorico, l’osservazione partecipata e l’esperienza vissuta in prima persona sono al centro della sua formazione. Attraverso l’esperienza diretta, il gastronomo apprende il rispetto, la cura e l’umiltà indispensabili per comprendere fino il fondo l’importanza del valore del cibo come legame comunitario originario fra tutti i viventi.