Il gusto di un Team creativo ed efficace
Il Cooking Team Building è ormai un classico della formazione esperienziale e, come ogni attività ampiamente diffusa, presenta opportunità e rischi.
Partiamo dai secondi, i rischi, perchè quando un servizio diventa particolarmente richiesto, è facile incontrare strutture che per seguire il trend, finiscono per sottovalutare la qualità dell’intervento.
Questa riflessione ci ha ispirato nella scelta del partner; chiunque abbia partecipato ad un team building, infatti, sa bene quali benefici sia in grado di arrecare dal punto di vista del miglioramento della relazione tra le persone, del clima in azienda, ma anche quanto possa essere deletereo nel caso in cui l’esperienza sia prevalentemente giocosa e non seguita da un debrief adeguato. Dopo i primi momenti di divertimento, si comincia a comprendere che si è perso del tempo, che non si sono trovate soluzioni applicabili al lavoro e che le relazioni, dopo una fase fisiologica di miglioramento, sono scese ad un livello peggiore rispetto a quello iniziale. Si tratta del famoso effetto boomerang che alcuni interventi motivazionali rischiano di produrre.
Per queste ragioni abbiamo puntato a costruire solide relazioni con interlocutori di grande spessore nel mondo del Food and Beverage. Con il Gambero Rosso di Roma, ad esempio, abbiamo progettato un Cooking Team Building destinato alle aziende che intendono utilizzare la metafora della brigata di cucina valorizzando a piena l’esperienza di chef abituati a dirigere grandi strutture, gruppi complessi e ad insegnare.
Non basta infatti saper cucinare per realizzare e guidare un Cooking Team Building, è importante che anche gli chef, e non solo i coach, abbiano competenze consolidate di insegnamento, altrimenti ci si limita ad una bella esperienza di incentive e premio, ma non di formazione e coaching.
Abbiamo compreso queste dinamiche confrontandoci con gli chef dal punto di vista metodologico, aiutandoli ad entrare nell’approccio del Coaching Creativo, delle sue fasi, delle sue procedure, ed entrando a nostra volta nelle dinamiche della brigata di cucina e dei master nei quali gli aspiranti cuochi crescono professionalmente.
Passiamo a questo punto, alle opportunità che possono nascere da un Cooking Team Building.
Un Cooking Team Building è organizzato in due fasi di lavoro: in cucina e in aula; entrambe queste fasi presentano sia una dimensione creativa, sia una operativa.
Facciamo qualche esempio:
in cucina, utilizzando la dimensione creativa, i partecipanti possono rielaborare una ricetta tipica, trovando diverse varianti, oppure possono inventare un menù ispirandosi ai valori, agli obiettivi, alle caratteristiche dell’azienda, in collaborazione o competizione, a seconda delle finalità del’intervento.
In cucina, inoltre, dal punto di vista operativo, possono gestire momenti di stress, di comunicazione d’emergenza, di rapida realizzazione di input ricevuti dall’esterno, di gestione di conflitti o relazioni complesse.
L’esperienza della brigata è, infatti, una metafora, calzante, dei comportamenti organizzativi utili nelle diverse situazioni aziendali, perseguendo diverse finalità, quali , ad esempio:
- – imparare a conoscersi e comunicare in un ambiente ristretto e focalizzati sul compito,
- – gestire le criticità con le risorse di cui si dispone,
- – coordinarsi e ad avere un flusso di lavoro veloce ed organizzato.
Entrambe le dimensioni di lavoro, creativa e operativa, contribuiscono a strutturare un processo composto di momenti di pensiero divergente e convergente, laterale e lineare.
Lo stesso meccanismo mentale e le medesime dinamiche relazionali possono essere realizzate in aula, quando si utilizzano le risorse e le qualità attivate in cucina, per trasferirle agli obiettivi di lavoro.
Anche in questo caso alterniamo momenti di lavoro strettamente focalizzato all’operatività e all’output da raggiungere, con altre fasi nelle quali, grazie alle metafore costruire in cucine e all’energia creativa che ne deriva, è possibile allargare il punto di osservazione dei partecipanti, e aiutarli ad ottenere nuove idee e soluzioni ai problemi incontrati nel lavoro.
Gli output dei quali parlavamo, possono riguardare vari aspetti del lavoro; faccio qualche esempio per chiarire le potenzialità e i campi di applicazione dell’intervento:
Attorno al concetto di rielaborazione di una ricetta (ricerca dei diversi ingredienti e delle loro varianti, organizzazione dei dosaggio e delle quantità, elaborazione di una nuova ricetta, sperimentazione e realizzazione dei piatti e valutazione degli esiti conseguiti)
possono essere progettate attività concrete, come ad esempio:
• la semplificazione o il ridisegno di un processo organizzativo o commerciale,
il rinnovamento di parti di un modello di business,
• la definizione o la calibrazione di un organigramma,
• il monitoraggio e la rielaborazione di un progetto,
• un innovazione di processo o si servizio.
Se, invece, ci riferiamo alla costruzione di un intero menù (identificando ingredienti, portate, modalità di presentazione, suddivisione dei ruoli ed organizzazione, relazione e comunicazione con il cliente, ecc) è possibile lavorare su una serie di attività:
- – pianificazione di una nuova business unit o di una start up,
- – fusione di aziende e identificazione di modalità integrate e coerenti di azione sul mercato,
- – elaborazione di un nuovo modello di business,
- – start up di un nuovo progetto aziendale,
- – lancio di un prodotto.
Ognuna di queste attività è strettamente collegata anche ad aspetti relazionali ed emotivi quali lo sviluppo dello spirito di squadra e di appartenenza che si alimenta grazie ad un lavoro integrato e guidato in un ambito creativo, ma concreto e operativo.
Gli ambiti di lavoro possono essere molteplici e per questo, come per ogni tipologia di team building, è molto importante definire l’output da conseguire per l’aziendacon precisione e chiarezza.
Sulla base di questo elemento è possibile selezionare lo scenario opportuno e quindi strutturare un percorso con chef e coach, consapevoli che per quanto possa essere piacevole un evento in una cucina prestigiosa, ciò che conta è il risultato che l’azienda ottiene e il contributo che ottengono i partecipanti nel loro lavoro quotidiano.